Nel 1612, in occasione della visita pastorale in Fiemme, giungono al vicario della Diocesi di Trento una serie di lamentele, messe per iscritto dal curato di Tesero. L’insieme è interessante per la vivace dinamica dei rapporti tra il sacerdote (tra il resto nativo del paese) ed i suoi fedeli che, a suo dire sono un po’ troppo “sapienti” (epiteto che ancor oggi in valle va per la maggiore ad indicare gli abitanti di Tesero).